Si tratta di una tecnica affascinante: quando gli elementi idrogeno e ossigeno si combinano, viene rilasciata energia. Se la combinazione avviene in modo controllato in una cella a combustibile, l’elettricità può essere utilizzata per la propulsione dei veicoli. Dallo scarico non esce altro che vapore acqueo. C’è un punto debole, però: in natura, gli elementi sono disponibili solo in coppia, sotto forma di H₂O – ovvero acqua. Per poter isolare l’idrogeno (H₂), occorre energia. Se per produrla usiamo ciò che la natura ci offre gratuitamente – sole, vento, energia idrica – i conti tornano.
Coop Mineraloel AG, nell’ambito della sua strategia di sostenibilità per le energie alternative, punta da tempo sull’idrogeno come vettore energetico ad alto potenziale. Per questo motivo, già nel 2016 ha aperto la prima stazione di rifornimento di idrogeno pubblica della Svizzera a Hunzenschwil (AG).
Le stazioni di rifornimento di idrogeno della Coop Mineraloel AG permettono attualmente di rifornire automobili (a 700 bar) e veicoli commerciali o autobus (a 350 bar). Il processo di rifornimento richiede circa lo stesso tempo del rifornimento di benzina o diesel. Il costo del carburante per chilometro equivale all’incirca a quello odierno della benzina e del diesel.
In qualità di membro fondatore dell’associazione di sostegno H2 Mobilità Svizzera, la Coop Mineraloel AG si è posta l’obiettivo di ampliare ulteriormente la rete svizzera di stazioni di rifornimento di idrogeno. In questo modo intende offrire un importante contributo alla sicurezza dell’approvvigionamento dei veicoli a idrogeno in Svizzera, indicando allo stesso tempo la strada verso una mobilità sostenibile.